Vacanze Settembrine Sesto Giorno 15/09/2001         

Oggi sabato, il cielo è sereno, tutte le nuvole sono scomparse come per magia, dopo una nottataccia di tuoni e lampi. Hanno lasciato un velo di neve sulla Paganella sul Bondone e su tutte le cime intorno con altezza superiore ai 2000 metri. Oggi partenza alle 11:30, la destinazione è Molveno, un luogo incantevole, dove mio fratello Luciano è stato 11 anni fa insieme a Giovanna e Martina (la loro figliola ). Il posto bellissimo e dall'alto, mentre scendiamo in macchina lungo la strada, ci si presenta come nella foto qui sotto. Il posto è diventato, negli anni fra le due guerre, uno dei centri turistici più importanti del Trentino. Accanto a numerosi alberghi minori è sorto in riva al lago il famoso "Grad Hotel", frequentato da ospiti illustri. Dopo la costruzione dei giganteschi impianti idroelettrici dell'inizio degli anni cinquanta, che fanno calare il livello del lago di dozzine di metri, il paese ha perso molto del suo incanto e della sua attrattiva.


  

Molveno, vista dall'alto


Molveno, campanile della chiesetta

 

Della chiesetta primitiva è rimasto solo il campanile romanico. Più vicino al lago si trova la chiesetta di San Vigilio del secolo XIII con un semplice portale romanico, da notare sull'arco della porta le sculture di una mano benedicente e di una croce, simboli frequenti in chiese di quell'età. Sulla facciata dell'ingresso vi sono affreschi del Quattrocento, quelli nell'interno gotico, sono di epoca posteriore. Sulla riva occidentale si vedono in rilievo i resti di una fortificazione austriaca degli anni 1803, 1804, chiamati anche "fortini di Napoleone", ci si arriva su una strada prima asfaltata e poi meglio a piedi su una mulattiera ripida e accidentata. Questo tipo di strada, circonda tutto il lago. Nel punto più basso dello sbarramento, formato dagli enormi blocchi della frana preistorica, si trovava fin a qualche decennio fa il piccolo Lago di Nembia. Il laghetto, stranamente, è rinato nel 1996. Le rive spianate, un bacino ovale a sponde cementate, sembra ora acqua morta in una natura violentata! Forse nascerà in futuro una vegetazione clemente intorno a questa pozza artificiale, per ridare alla natura almeno un pochino di quello che le era stato tolto.

 


Molveno,Gruppo del Brenta,vista dal lago


Molveno,Panorama


Il lago di Molveno è suggestivo, la giornata è  piena di sole e noi ci fermiamo un paio di orette per ammirare i paesaggi circostanti. Sembra di essere in una valle incantata. In questi posti per noi che vaniamo da centri altamente popolati, dove il rumore e il caos genera stress e nervosismo, il SILENZIO che ci circonda da un senso di inquietudine........ Si riparte, la nostra destinazione è

Madonna di Campiglio. Attraversiamo Tione di Trento   e ci immettiamo nella Val Rendena dirigendoci verso Pinzolo circondati da paesaggi indescrivibili di una bellezza tale da rimanere senza fiato. Arriviamo a Madonna di Campiglio, dopo aver sostato innumerevoli volte per prendere fotografie, alle 16:00 Visita alla località sciistica più amata da queste parti, un vero paradiso per lo sciatore. Noi facciamo  lo  shopping nei pochissimi negozi del centro aperti in questo periodo autunnale. Tutto intorno è un cantiere, si preparano ad accogliere le migliaia di turisti che in inverno la riempiranno fino all'inverosimile. La cittadina la si gira in una trentina di minuti, ma cosa interessante sono attive le funivie che portando il visitatore in vetta gli permettono di fotografare le Dolomiti dall'alto.


Madonna di Campiglio,veduta invernale


Ripartiamo alle 15:30 per Trento, attraversando altri innumerevoli posti che ci siamo ripromessi di visitare quest'inverno con più calma. Ecco Campo Carlo Magno, Malè, Cles e alle 18:30 siamo a Trento. E' ancora presto, c'è ancora luce e decidiamo di portare mamma Gina a visitare le Piramidi di Segonzano. Attraversiamo Meano, Albiano e siamo nel la Val di Cembra. Siamo al cospetto delle Piramidi, decidiamo di vederle da vicino e mamma, (75 anni suonati a febbraio del 2001) decide di inerpicarsi su un sentiero lungo un kilometro per poterle toccare da vicino. Trenta minuti di ascesa su un'erta che toglie il fiato a un "giovane" allenato come me, sembra di non arrivare mai, bisogna fare in fretta, fra un pò calerà la notte e tutto diventerà buio. Ecco le piramidi,"Omini de terra" , maestose, misteriose, gigantesche davanti a noi. Un miracolo della natura che con la sua lenta erosione ha disegnato in maniera mirabile. Sembra di essere in un luogo extraterrestre o in un film di fantascienza, ma qui tutto è reale e tangibile. Facciamo le foto....... 


Luciano,Mamma, Piramidi di Segonzano 15 sett. 2001


Ridiscendiamo cautamente il sentiero e arriviamo alle 20:00 a valle. Decidiamo di concludere quest'ultima giornata con una pizziata megagalattica. Alle 10:00 tutti a nanna le vacanze settembrine volgono al termine e domani Domenica Luciano, Giovanna e mamma Gina ripartono per l'Abruzzo e io ripartirò per Monza per riprendere il mio lavoro di tecnico a Segrate.


Donatella,Gina,Giovanna, Molveno 15 sett. 2001

 

 

 

 

 

 

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